PROCIDA, SALTA L’AUMENTO DEL CONTRIBUTO DI SBARCO

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A Procida il 2019 si apre dal punto di vista politico come si era chiuso il 2018, ovvero con un confronto piuttosto vivace. Ad animare il dibattito la decisione del  Consiglio Comunale che il 13 agosto scorso approvava, a maggioranza dei presenti, il deliberato relativo al Regolamento del Contributo di Sbarco, con il quale veniva sancito un aumento del contributo, già in vigore da diversi anni e determinato, dal 1 gennaio 2017, nella misura di euro 2.00 per ogni singolo passeggero, ad euro 3.00 a partire dal 1° gennaio 2019.

Sulla questione già era intervenuto, con una interrogazione, il consigliere di minoranza, nonché commissario di Forza Italia, Menico Scala il quale sottolineava come l’atto deliberativo del Civico Consesso fosse “ viziato da incongruenze giuridiche, come, ad esempio, quella della destinazione degli introiti di tale contributo al ripiano dei debiti” mentre per legge tale contributo ha una destinazione ben diversa e specifica, in quanto il gettito è destinato a finanziare esclusivamente interventi di: Raccolta e smaltimento dei rifiuti, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, interventi in materia di turismo, polizia locale e mobilità, nonché tutti i relativi servizi pubblici locali, e di conseguenza non è utilizzabile per la finalità che viene proposta nel deliberato”.

Nell’ultima seduta dell’anno, quindi, lo stesso Consiglio Comunale è ritornato sui suoi passi, di fatto, cancellando il previsto aumento e rintroducendo l’importo in vigore per il 2018.

All’indomani della decisione da sottolineare l’intervento deciso e senza poli sulla lingua di Gioacchino Romeo, ex magistrato della Suprema Corte ed uomo attento alle problematiche locali, che in un post sulla sua pagina facebook ha riassunto la questione scrivendo: “Il consiglio comunale ha revocato la delibera 13 agosto 2018 relativa all’aumento del contributo di sbarco da due a tre euro che i non residenti avrebbero dovuto pagare dal 1.1.2019. Le ragioni principali sono state correttamente illustrate da Menico Scala in una interrogazione all’Amministrazione di due mesi fa (principalmente: distrazione degli incassi a fini estranei a quelli di legge e durata non consentita per l’importo stabilito, che avrebbe richiesto una precisa delimitazione temporale del balzello nel corso dell’anno).

In ossequio al criterio della trasparenza – del quale l’Amministrazione in carica da oltre tre anni e mezzo si riempie la bocca, senza averla mai praticata – anche nel presente caso coloro che ad agosto si sbracciarono per dimostrare, con il consueto battage mediatico di supporto, che si trattava di misura positiva pur nella consapevolezza che era illegale, tacciono, quando il tacere sarebbe stato doveroso allora.

Non commento; ma ritengo doverosa una nota di merito al Dirigente l’Ufficio finanziario del Comune che ha segnalato a chi di dovere l’anomalia di una decisione prossima ad entrare in vigore, ma illegittima e, come tale, suscettibile di annullamento e conseguente condanna del Comune. In proposito sarà bene ricordare a chi ha (impropriamente) evocato l’inoppugnabilità della delibera per decorso dei termini: a)- che, pur a voler concedere che il termine iniziale fosse il 6 ottobre (data di pubblicazione della delibera nell’albo pretorio), penderebbe comunque il termine per il ricorso straordinario; b)- che l’art. 138 TUEL prevede l’annullamento straordinario, da parte del Governo, degli atti illegittimi degli enti a tutela dell’unità dell’ordinamento.

Non mi faccio illusioni sul seguito. Mi augurerei che, in alternativa al contributo di sbarco, l’Amministrazione optasse, nella prossima occasione, per l’imposta di soggiorno (che assicurerebbe, tra l’altro, un gettito ben più consistente, se rispondessero al vero le notizie sui dati di affluenza e di permanenza a Procida dei non residenti). Ma soprattutto mi auguro che, prima di qualsiasi decisione, chi ha la responsabilità di doverla assumere, studiasse un po’ di più”.