SBARCANO I TURCHI: PER 24 MILIONI FONDO ACQUISTA HOTEL AL LIDO D’ISCHIA

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I dettagli dell’operazione che avrebbe condotto all’acquisto di un noto hotel ischitano sono ancora molto scarni, ma da più parti si vocifera che la stessa sia stata già chiusa per 24 milioni di euro (a fronte dei 25 inizialmente richiesti). Secondo le prime informazioni trapelate nella giornata di ieri, a mettere sul tavolo l’importante cifra sarebbe stato un fondo straniero (turco, per essere più precisi), che pertanto avrebbe già preso il possesso del rinomato albergo che sorge nei pressi del lido d’Ischia. Ebbene sì: i gestori del fondo turco avrebbero deciso di puntare le proprie fiches sulla struttura alberghiera, e di conseguenza anche sull’intera isola d’Ischia, che ne potrebbe trarre innumerevoli vantaggi.

A quanto si è appreso, prima di approdare sulla nostra isola, i gestori del fondo turco avrebbero portato a termine un’altra operazione, e sempre in Italia. Per quanto ci è dato sapere, i turchi avrebbero acquistato un albergo di lusso a Venezia. E ciò dimostra che il nostro paese, nonostante la crisi, è ancora una delle destinazioni più gettonate non soltanto dai turisti, ma anche da ricchi imprenditori pronti ad investire i propri ingenti capitali. Tornando a Ischia, è chiaro che l’ufficializzazione dell’acquisto dell’albergo genererebbe tutta una serie di positive conseguenze per la nostra isola, che nonostante il terremoto del 21 agosto possiede ancora un grandissimo appeal. E il fatto che un gruppo di danarosi imprenditori voglia investire sul nostro territorio ne è la prova lampante. È evidente che trattandosi di un albergo di alto profilo, i nuovi proprietari impegneranno le proprie risorse affinché gli standard qualitativi siano sempre molto elevati. Pertanto, dopo anni in cui gli albergatori si sono votati al low cost, potremmo ritrovarci dinanzi a imprenditori che finalmente decideranno di applicare tariffe degne della categoria alla quale l’albergo appartiene. La speranza, ovviamente, è che questo esempio venga seguito anche da coloro che da anni operano nel settore turistico sulla nostra isola.