Sisma , al via Fondo straordinario da 23 mln che sostituisce 110%, priorità a prime abitazioni

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Le domande andranno presentate via PEC alla Struttura commissariale e caricate sulla piattaforma Ge.Di.Si. entro il 15 dicembre 2025

Un Fondo straordinario da 23 milioni di euro, in sostituzione del Superbonus 110%, per finanziare gli interventi di riqualificazione energetica e strutturale degli immobili danneggiati dal sisma del 2017 a Ischia, con priorità per le prime abitazioni. A renderlo noto una velina ufficiale. E grazie a procedure semplificate, secondo le stesse regole del Superbonus, sarà possibile attuare gli interventi, presentando la CILAS o la SCIA edilizia direttamente al Comune territorialmente competente. Il Fondo, messo a disposizione dal Governo attraverso il Dipartimento Casa Italia, è stato destinato con l’ordinanza commissariale firmata oggi a sostegno di due tipologie di contributo: aggiuntivo a quello commissariale, per far fronte alla copertura degli accolli a carico dei cittadini; e sostitutivo, in alternativa al contributo commissariale con un incremento del 50% dei limiti di spesa previsti, mutuando la disciplina del Superbonus rafforzato. Per tale ultima misura, al Fondo da 17,5 milioni assegnato dal Dipartimento Casa Italia è stato aggiunto un importo di circa 5,8 milioni di euro a valere sulla contabilità speciale del Commissario Straordinario, portando così la dotazione complessiva a oltre 23 milioni di euro. Sono queste le principali novità contenute nell’ordinanza speciale n.15 firmata oggi dal Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, che ne da notizia e che tra le altre cose disciplina i tempi e le modalità di accesso al Fondo straordinario per la riparazione e ricostruzione degli immobili danneggiati dal terremoto.
Con il Contributo integrativo, al quale sono destinati circa 6 milioni di euro, sarà possibile coprire gli accolli, cioè le spese eccedenti rispetto al contributo ordinario e rimaste a carico dei cittadini a partire da maggio 2024. Le domande andranno presentate via PEC alla Struttura commissariale e caricate sulla piattaforma Ge.Di.Si. entro il 15 dicembre 2025. Esaminate in ordine cronologico d’arrivo, priorità è riservata alle pratiche per le abitazioni di residenza e, solo successivamente alla data di scadenza, eventuali risorse residue potranno essere destinate ad altri immobili.
Vi è poi, il Contributo sostitutivo (circa 17 milioni di euro) concedibile previa rinuncia al contributo ordinario, ma con un importo maggiorato del 50%. Le istanze dovranno essere presentate entro il 15 dicembre 2025 alla Struttura commissariale e al Comune competente, allegando la CILAS o, ove necessario, la SCIA edilizia. Sarà poi il Comune a determinare e ad erogare i contributi con modalità semplificate, senza il ricorso alla conferenza dei servizi, applicando la disciplina procedimentale del Superbonus. 
In entrambi i casi, se i lavori non saranno avviati entro 60 giorni dal decreto di concessione, il Commissario potrà revocare i contributi e riallocarli su altri interventi.
Un’ulteriore misura di rilievo, contenuta nel provvedimento, riguarda le linee guida per il recupero e la messa in sicurezza delle “parracine”, i caratteristici muri a secco dell’isola, danneggiati dal sisma e dalla frana. Considerati patrimonio UNESCO e presidio fondamentale contro il dissesto idrogeologico, per il loro recupero viene istituito un apposito Fondo fino a 2,5 milioni di euro.
Infine, per accelerare ulteriormente il processo di ricostruzione post sisma e post frana, l’ordinanza introduce anche semplificazioni amministrative nelle procedure autorizzative relative al vincolo idrogeologico previste dalla legge regionale Campania n. 11/1996.
“Desidero ringraziare il Governo e il Dipartimento Casa Italia.