SISMA,LE OSSERVAZIONI DI GB SUL TAVOLO DELLA COMMISSIONE

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Il sindaco di Casamicciola ha presentato due annotazioni alla commissione Ambiente del Senato. Giovan Battista Castagna ha espresso le perplessità legate alla mancata concessione di contributi per coloro che hanno subito danni dal sisma relativamente agli immobili sottoposti a condono. Un trattamento diverso rispetto ai terremotati di Catania e Campobasso che, invece, per i quali la norma prevede la concessione di contributi all’accoglimento dell’istanza di condono. “Alla luce del suddetto testo – ha spiegato Castagna nelle osservazioni – non si può che pensare che la disciplina per Ischia sia del tutto penalizzante e contraria a logica, atteso che un cittadino che ha ottenuto e pagato il condono non è più in condizione contraria a legge”. Il sindaco di Casamicciola invoca l’articolo 3 della Costituzione italiana che afferma che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

“Dubbi e perplessità” ha espresso il sindaco di Casamicciola anche per l’introduzione, in sede di emendamenti alla camera al Decreto sisma, dell’art. 24 bis del D.L. 28 settembre 2018, n. 109 convertito in legge 16 novembre 2018 n. 130”. Da Cacasamicciola, infatti, arriva la contestazione all’articolo 24 bis ovvero a quello relativo alla pianificazione del territorio. “Il testo dell’art. 24 bis suindicato, che deve essere respinto, così generico, è diverso dal testo delle norme riguardanti la pianificazione (con relative norme di semplificazione) della ricostruzione per il Centro Italia, e rappresenta un peggioramento delle norme previste per l’avvio della ricostruzione, rappresentando l’anomalia di norme diverse per terremoti dello stesso Paese, vanificando il lavoro fatto finora del legislatore e del Commissario per la Ricostruzione”, ha spiegato Castagna alla commissione Ambiente del Senato. E continuando: “Infatti blocca l’adozione delle ordinanze (n. 2 e n. 7) già adottate dal Commissario per la Ricostruzione sulla falsariga delle ordinanze adottate per il Centro Italia, in quanto non si potrebbe eseguire gli interventi di ripristino e ricostruzione degli immobili danneggiati anche dove non occorra alcuna riqualificazione urbanistica non trattandosi di zona rossa o di particolare attenzione sismica/idrogeologica”.