TRASPORTI, MARIA DI SCALA: “LA REGIONE SI ADEGUI AL MONITO DELL’ANTITRUST”

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Dopo la nota vicenda relativa alle corse dei traghetti Caremar annullate proprio il 25 dicembre, provocando rabbia e sconcerto negli utenti, si è svolto il Consiglio regionale. L’onorevole Maria Grazia Di Scala, consigliera regionale e componente della Quarta Commissione Permanente, ha fornito alcuni ragguagli in una intervista rilasciata oggi a Il Golfo: «Durante il Consiglio regionale svoltosi tra il 27 e il 28 dicembre, ho caparbiamente riproposto gli emendamenti già discussi e che in prima battuta lo scorso anno erano stati dichiarati inammissibili. Tuttavia De Luca ha posto la fiducia, escogitando un maxi-emendamento poi posto ai voti, e di fatto ha così escluso tutti gli emendamenti che io avevo proposto. Tra questi ce n’è uno in particolare a cui tengo,  in relazione ai trasporti: avevo proposto nuovamente la norma relativa all’interazione tra le varie Compagnie per la bigliettazione e la revisione della politica tariffaria. Riproporrò sicuramente tali emendamenti, unitamente alla proposta di modifica del regolamento, così come era stata avanzata dall’Autorità Garante della Concorrenza, a tutela dei consumatori. Come si sa, l’Autorità ha definito “fallimentare” il sistema dei trasporti regionale, dando alla regione 60 giorni per adeguarsi». E sul problema generalizzato delle corse arbitrariamente annullate dice: «Le corse saltano a seconda dell’eventuale convenienza ad effettuarla, a discrezione della Compagnia. Lo schifo è questo ma anche altro: non solo le  corse annullate in continuazione, ma anche i tempi di percorrenza vergognosamente lunghi, a cui si aggiunge una politica tariffaria scellerata per cui i prezzi dei biglietti aumentano a discrezione delle Compagnie senza alcun limite, con il beneplacito della Regione. Ecco perché ho accusato la Regione di “coprire” le Compagnie senza adottare sanzioni veramente efficaci. I regolamenti per i trasporti terrestri prevedono che le corse debbano essere effettuate regolarmente e che possano saltare soltanto in casi di comprovata necessità. Non c’è nessuno che compie tali controlli. Ho più volte chiesto accesso agli atti per visionare quante e quali corse saltano, e con quale frequenza: non ho mai ricevuto risposta. Tra l’altro mi hanno anche spiegato che le Compagnie, in caso di controllo, vengono preventivamente avvisate: come si può quindi pensare che la Regione possa svolgere un efficace ruolo di controllore?».