UTC A CASAMICCIOLA, LA CIANCIARELLI: RINFORZI O MI DIMETTO

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In una nota protocollata ieri presso gli uffici dell’ex Capricho, attuale sede municipale del Comune di Casamicciola, l’architetto Agnese Cianciarelli chiede con forza che sia trovata in tempi rapidi una soluzione al fatto che le unità di personale assunte per fronteggiare l’emergenza-sisma sono ormai giunte alla scadenza dell’incarico. In sostanza, l’ufficio tecnico abbisogna di una riconferma, o proroga che dir si voglia, di coloro che attualmente prestano servizio di supporto in tale area. In caso contrario, scrive l’architetto, “la sottoscritta intenderà la presente nota come preavviso di dimissioni dall’incarico affidatogli”. Le motivazioni elencate sono appunto relative al problema di far fronte alla mole di lavoro cui l’ente è sottoposto da ormai dieci mesi, da quel 21 agosto in cui il terremoto devastò la parte alta del paese, e non solo quella. Nella nota viene esplicitamente affermato che la perdita dell’apporto proveniente dalle unità assunte per l’emergenza produrrebbe un enorme rallentamento  non soltanto nell’istruttoria delle pratiche da svolgere,  ma anche nell’andamento complessivo delle attività di tutti gli uffici.

Fra l’altro, come è noto l’ufficio tecnico è responsabile delle emissioni delle ordinanze di sgombero di cui al momento sono state istruite circa il 40%. Ordinanze che sono alla base dell’istruttoria dell’emissione del Contributo di autonoma sistemazione e della produzione degli atti che riguardano la rendicontazione degli alberghi: sono 54 le strutture alberghiere che hanno ospitato approssimativamente il 50% degli sfollati. Su alberghi e sfollati, l’utc è chiamato a effettuare numerose verifiche che spesso e volentieri vanno al di là delle competenze tecniche e che sconfinano in quelle che dovrebbero essere invece competenze anagrafiche e finanziarie. Restano poi sul tavolo anche le famigerate “somme urgenze”, nessuna delle quali ha visto concluso il proprio iter e anzi per una di esse si è ancora in attesa di dissequestro. La prospettiva di dover fare a meno del personale “emergenziale” diviene persino peggiore ove si consideri che in relazione alle stesse somme urgenze sono sorte numerose problematiche, che hanno comportato sospensioni e riprese. Insomma, una serie di responsabilità, dagli interventi alle urgenze, che vanno a unirsi all’attività ordinaria, per le quali è probabile che l’amministrazione provvederà a prolungare gli incarichi conferiti lo scorso febbraio e che proprio in questi giorni sono in scadenza. L’ “avvertimento” dell’architetto Cianciarelli va letto soprattutto in tale prospettiva.