VETTURE ACQUISTATE DA POCO, ARRIVA IL SEQUESTRO PER “DUBBIA PROVENIENZA”

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Gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Alberto Mannelli, hanno  aperto un filone d’indagine legato alla “dubbia provenienza”  di diverse autovetture in vendita presso concessionarie ischitane e destinate al pubblico. Siamo venuti in possesso di due notizie, legate a due distinti episodi, che lasciano intendere come stia accadendo qualcosa di davvero molto anomalo. Nei giorni scorsi i poliziotti hanno bussato presso l’abitazione di un ischitano, chiedendo lumi e documenti su una vettura che aveva acquistato poco prima presso una rivendita ubicata a Ischia. Dopo aver visionato gli incartamenti, i tutori dell’ordine hanno comunicato al loro interlocutore che la vettura acquistata con tanti sacrifici era da ritenersi sotto sequestro. Il tutto, tra lo stupore del diretto interessato che a stento è riuscito a trattenere le lacrime. E non finisce qui, perché secondo quanto circola da alcune indiscrezioni analogo provvedimento sarebbe scattato anche a carico di altri veicoli che si trovavano sempre esposti all’interno della concessionaria e pronti ad essere venduti ad eventuali acquirenti desiderosi di cambiare il proprio mezzo di trasporto. Un altro episodio si è verificato a Forio dove un altro ignaro e disperato acquirente si è visto portar via una macchina pagata decine di migliaia di euro. Insomma, la domanda nasce spontanea: che cosa sta succedendo? Difficile se non impossibile dare una risposta, quel che è certo è che a mettere gli uomini guidati dal vicequestore Mannelli sulla pista giusta deve essere stata una “scintilla” che ha consentito di aprire e dare il via a un’indagine destinata presumibilmente ad avere ancora sviluppi. Per adesso, almeno a quanto ci risulta, non sono stati emessi provvedimenti sanzionatori di alcuna natura nei confronti dei titolari delle rivendite ubicate sull’isola che hanno venduto le auto ai nostri concittadini, il che lascerebbe intendere – anche se l’attività investigativa è appena agli albori e dunque non è il caso di sbilanciarsi – che eventuali illeciti da verificare siano stati verificati in altri passaggi della filiera. Probabilmente si tratterà di una mera coincidenza, ma c’è anche chi non esclude che i fatti  possano avere una certa attinenza con quanto accaduto lo scorso 15 maggio all’interno della concessionaria AM Motori ubicata ad Ischia in località Piripissa. Nella circostanza i vigili del fuoco dovettero intervenire prontamente per domare le fiamme che avevano avvolto ben dodici autovetture, con un incendio sulla cui natura dolosa non c’erano assolutamente dubbi. Una circostanza questa che indusse la polizia ad aprire con immediatezza un’indagine per capire chi e per quale motivo avesse potuto avere interesse a mettere a segno un raid vandalico di tale portata.  Gli uomini a disposizione del dottor Mannelli sin da subito non avevano avuto alcun dubbio: il gesto non poteva assolutamente considerarsi quello di qualche sconsiderato o una semplice bravata ma nascondesse una matrice e una causale ben precisa.