VIA DALLA GUERRA SIRIANA: A ISCHIA E’ NATA MIRIAM

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Don Pasquale Trani ha annunciato la nascita di Miriam, siriana d’origine, ma ischitana di nascita, la più piccola della famiglia che grazie al progetto “corridoi umanitari” è riuscita a sfuggire dalla guerra trovando ospitalità proprio qui, sulla nostra bella isola. Ecco il bellissimo augurio del sacerdote:«Oggi, lunedì 26 febbraio 2018, mentre cadono fiocchi di neve anche a Ischia, è nata dopo il travaglio notturno, Miriam, figlia di Weeam e Falah, i profughi siriani che ospitiamo in parrocchia col piccolo Osama dall’ anno scorso. È nata libera, proprio mentre si fa mattanza di bambini in Siria, è nata in un Paese e in una comunità parrocchiale con la passione e l’amore di tanti, è nata portando futuro, speranza a due giovani sposi che hanno, ora più che mai, tanta voglia di vivere e aprire orizzonti nuovi davanti a loro e alla loro prole! Benvenuta, Miriam! auguri a te, ai tuoi genitori!».  «Un grazie specialissimo a quanti in questi mesi si sono prodigati per garantire loro l’accoglienza (in primis la comunità di Sant’Egidio e il nostro vescovo Pietro), l’integrazione, la nascita! Viva la vita che ora va avanti e chiede di scrivere nuove pagine: tutti insieme e a ciascuno!».

Weeam, Falah e Osama sono arrivati a Ischia appena un anno fa, era il 2 marzo del 2017 e qui sull’isola, ora, sono al sicuro. Loro così come tanti altri, sono giunti in Italia grazie ad un accordo tra il ministero degli Esteri, la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei) e Tavola Valdese.  Parliamo di “corridoi umanitari”,  un progetto-pilota, il primo di questo genere in Europa, che ha come principali obiettivi: evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo, che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini; impedire lo sfruttamento dei trafficanti di uomini che fanno affari con chi fugge dalle guerre; concedere a persone in “condizioni di vulnerabilità” (ad esempio, oltre a vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità) un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario e la possibilità di presentare successivamente domanda di asilo.