VIA MICHELE MAZZELLA, CAMPETTI NUOVAMENTE CHIUSI

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di Gennaro Savio

Ci risiamo. A pochi giorni dall’inaugurazione della nuova sede scolastica grazie alla quale gli studenti del “Mennella” hanno finalmente a proprio disposizione una scuola degna di poter essere definita tale, gli attigui campetti di calcio e di basket sono stati nuovamente e vergognosamente chiusi con un catenaccio. Catenaccio col quale si sono ancora una volta cacciati fuori dagli spazi, a loro destinati, decine e decine di ragazzi e bambini che nelle ore pomeridiane li frequentano da decenni. Eppure il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino aveva garantito che una volta chiuso il cantiere e terminati i lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico, quei campetti sarebbero stati riaperti. Ma purtroppo non è stato così. Per quanto ci riguarda è da mesi che oltre a denunciare lo stato di abbandono in cui versano entrambi i campetti di via Michele Mazzella e chiedere la messa in sicurezza dell’impianto di illuminazione del campo di pallacanestro e l’immediata rimozione di un grosso pino secco e per questo a potenziale rischio crollo presente nel rettangolo di gioco del campo di calcio, ci battiamo affinché anche con l’insediamento della nuova scuola questi spazi pubblici restino nella disponibilità dei ragazzi ischitani. Ma evidentemente c’è chi ha deciso che dopo tanti decenni i giovani isolani non debbano avere più il diritto di frequentarli. Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal Segretario generale Domenico Savio, nel denunciare la nuova e vergognosa chiusura del cancello d’ingresso e nel chiedere che i nostri figli possano immediatamente riprendere a riutilizzarli senza alcuna limitazione, continuerà a battersi affinché i campetti di calcio e di basket di via Michele Mazzella vengano recintati e vengano dotati di un ingresso autonomo dalla scuola.