I cinesi si preparano a conquistare l’isola di Ischia. Dal punto di vista commerciale, il 2018 è veramente stato l’anno del Dragone: prima piccoli negozi di vicinato e da una settimana a Barano c’è il ‘Vip market’. Grandi i numeri di visitatori ed acquirenti in questi primi sette giorni. Ma i commenti dividono gli utenti. Sia chiaro, si parla di un’attività economica sana e liberamente concorrenziale. Non c’è nulla di male, quindi, se il commercio cinese comincia ad attraversare il mare e dalla terraferma si sposta sull’isola per guadagnare fette di mercato.
Dopo essersi impiantati stabilmente in aree a vocazione industriale della città di Napoli, come quella compresa tra Poggioreale e Gianturco, l’impero economico cinese sbarca sull’isola. E l’inaugurazione del megastore ne è stata la prova. Centinaia e centinaia di metri quadri di scaffali. Cover per smartphone, oggettistica, prodotti per la casa, piccoli ricambi auto, utensili per il bricolage ed il fai da te, casalinghi, piccoli elettrodomestici, ed ancora: cavi per pc, cellulari, ma anche prese elettriche, prodotti per gli animali e per le feste. Questi e tanti ancora i prodotti, quasi tutti made in china, che affollano i corridoi in mezzo ai quali è facile perdersi. Il prossimo passo, potrebbe essere la ristorazione. A Napoli così è successo. E dopo una prima invasione di cucina cinese, adesso è il momento del fenomeno sushi che ha imposto ai vecchi ristoranti che servivano riso alla cantonese ed involtini primavera di reinventarsi.
