ANTONELLA, ,L’IPOTESI ISTIGAZIONE SUICIDIO E I TANTI MISTERI

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Siamo davanti a una tragedia, purtroppo, che però in alcuni contesti e circostanze pare quasi assumere le sembianze di un film paradossal surreale. Perché sarà un caso ma a squarciare il velo di insopportabile silenzio e riservatezza – che, credeteci, ha raggiunto picchi mai registrati in precedenza, per quanto si parla di una questione delicata – provvede ormai sempre il popolare appuntamento del mercoledì con la trasmissione Chi l’ha visto. Che in tre settimane ha dapprima raccolto l’appello dei familiari, poi trovato il corpo senza vita di Antonella Di Massa e ieri addirittura mostrato le immagini del suo ritrovamento, cosa di cui oggettivamente si poteva tranquillamente fare a meno. Ieri sera però un’amica di famiglia, ha inteso lanciare un appello proprio a dire della famiglia stessa. Chiaro il messaggio: “Non crediamo al suicidio, Antonella non lo avrebbe mai fatto. Non fate calare il sipario e continuate a indagare”. Il programma della Sciarelli riferisce ancora che al momento del ritrovamento Antonella aveva intorno al collo di un cavo elettrico nero, graffi sul volto e un flacone con liquido refrigerante in mano. Non solo, la morte come detto non sarebbe stata causata dal soffocamento e in più chi l’ha visto spiega anche come si indaghi per istigazione al suicidio. Insomma, tutto ok, giusto e sacrosanto continuare a indagare e cercare la verità, anche se di fatto la cremazione della salma avvenuta martedì impedisce che questa possa essere un giorno – vicino o lontano che sia – essere nuovamente esaminata. Se vogliamo, l’ennesima anomalia di una vicenda che di logico ha davvero avuto ben poco. Anzi, a questo punto diciamocelo senza mezzi termini: praticamente nulla.