FORIO, DOPO LE PROTESTE IL COMUNE ORDINA 50 CESTINI PER I RIFIUTI

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Il consigliere di minoranza foriano Dino D’Abundo giorni fa denunciava lo stato di sporcizia in cui versa il comune di Forio. Dopo aver effettuato un sopralluogo, che chiunque può effettuare, il consigliere che aveva appoggiato la candidatura a primo cittadino di Stani Verde, aveva riportato, una una sorta di censimento, il numero di cestini disponibili per poter gettare i propri rifiuti. Per diverse centinaia di metri, sul lungomare e anche nel centro di Forio, i contenitori latitano. Se ne contano sulle dita della mano. Una situazione che costringe i più coscenziosi a riporre cartacce, cicche di sigarette, o qualsiasi altra forma di immondizia che capita di poter produrre mentre ci si muove nel comune turrito in contenitori di fortuna. Una situazione tutt’altro che edificante per un comune grande, popolato da centinaia di turisti che ogni giorno esplorano il territorio e che proprio non possono tollerare di vedere rifiuti in ogni dove. L’amministrazione, mostrando sensibilità per il problema. ha provveduto a deliberare l’acquisto di 50 cestini getta rifiuti, un acquisto che – come specificato nel documento diramato dagli uffici del Green Flash – è in linea con le implementazioni e il rinnovo del corredo urbano del territorio comunale e nello specifico proprio dei cestini porta rifiuti. Ausili per tenere pulito il territorio di Forio che secondo programmazione verranno acquistati con periodicità per sostituire quelli vecchi o per aggiungerli lì dove non sono più presenti.

Il valore dell’offerta per l’acquisto dei 50 cestini geteta rifiuti ammonta a un importo totale di 13mila e 298 euro. “Forio è sporca. La Borbonica ancora di più. Anche dal porto di Forio andando verso la spiaggia di San Francesco i cestini latitano, ne ho contati appena tre. Vogliamo provare a fare turismo, ma in queste condizioni non è possibile – aveva sottolineato D’Abundo – e se questa amministrazione non è in grado nemmeno di fornire le basi per tenere pulito il territorio che amministra dovrebbe avere la decenza di andare a casa e lasciare spazio a chi ha un po’ più a cuore il futuro di Forio”. Qualcosa, dopo la dura reazione di D’Abundo, si è quindi mossa.