VIA SPEZIERIA, AL COMUNE DI CASAMICCIOLA LA VILLA REQUISITA AL BOSS

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L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha stabilito con apposito decreto che la villa confiscata alla malavita a Casamicciola entra a far parte del patrimonio indisponibile del Comune.  Parliamo dell’immobile situato a via Spezieria, nella parte alta di Casamicciola, sequestrato alcuni anni fa a un boss della criminalità organizzata dedito al contrabbando, Ciro Armento.  Un anno fa la giunta capitanata dal sindaco Giovan Battista Castagna aveva varato una  delibera con la quale l’ente del Capricho manifestava all’Agenzia l’interesse a utilizzare lo stabile e le due porzioni di terreno che vennero sequestrati al boss nella storica strada casamicciolese, per  finalità e progetti sociali.

Le operazioni di sequestro risalgono all’autunno del 2005: la villa, intestata a una prestanome, era utilizzata da Armento come rifugio durante la sua latitanza nel Comune termale. Si tratta di una costruzione su tre piani di duecento metri quadri, circondata da una superficie di oltre duemila metri quadri. Una delle tante proprietà che il boss deteneva sull’isola verde. Ora, il Comune di Casamicciola, che già in passato ha avuto parte attiva nella lotta alla criminalità organizzata, impegno concretizzatosi nell’acquisizione al proprio patrimonio di immobili oggetto di confisca, guarda alla villa di via Spezieria per garantire il prosieguo delle proprie attività sociali, destinandola a usi di pubblica utilità.

Nel decreto si legge infatti che le proprietà in questione sono trasferite, “nello Stato di fatto e di diritto in cui si trovano, al patrimonio indisponibile del Comune di Casamicciola Terme per essere destinati a finalità sociali”, e che “eventuali oneri  e pesi iscritti o trascritti sui beni anteriormente alla confisca sono estinti di diritto ai sensi del comma 197 dell’articolo 1 della legge n. 228/2012 che ha disciplinato compiutamente la tutela dei terzi titolari di diritto di credito nel caso di confisca non soggetta alle norme del D.Lgs. n. 159/2011”. A livello catastale, i beni confiscati si articolano in una “unità immobiliare per uso di abitazione e assimilabile” del valore di euro 132mila, un’altra unità immobiliare ubicata anch’essa in via Spezieria, del valore di ben 4 milioni  e mezzo di euro, e infine in un appezzamento di terreno adiacente.  L’arresto di Armento avvenne proprio sulla nostra isola agli inizi di maggio del 2001, quando i Carabinieri lo sorpresero mentre stava per entrare in un bar di Casamicciola per guardare una partita di calcio in tv, con tanto di documenti falsi.