IL CARRUBO DI CASALAURO COMPIE CINQUE ANNI

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Ha tagliato, nei giorni scorsi, il traguardo dei cinque anni l’albero di Carrubo, piantumato nel 2014 in località Casalauro in sostituzione del secolare leccio che fino a qualche anno prima aveva rappresentato un punto di rifermento imprescindibile per i cittadini della zona. Un simbolo quest’ultimo, poi divenuto pomo della discordia in una vicenda che ha lasciato un’impronta nel novero delle cronache nostrane. Era, infatti, la primavera del 2014, quando il Leccio di via nuova Cartaromana, venne rimosso  a seguito di una petizione popolare sottoscritta dai residenti della zona, fortemente preoccupati per la staticità dello stesso e per il conseguente rischio incolumità per le persone che ogni giorno percorrevano quel tratto di strada. L’albero fu abbattuto soltanto dopo che la pressante mobilitazione cittadina  costrinse l’amministrazione del Comune di Ischia, allora presieduta dal sindaco Giosi Ferrandino, ad effettuare un esame tomografico  dal quale risultò che il leccio, dopotutto, non fosse poi così sicuro come sostenuto da molti altri, amministrazione compresa, fino ad allora. Una storia lunga, complessa e travagliata, difficile anche da sintetizzare in poche righe, ma che portò, tuttavia, non solo al semplice abbattimento dell’albero secolare e alle diatribe che ne scaturirono tra, amministrazione, comitati cittadini ed associazioni. Qualche tempo dopo la rimozione del leccio, i residenti della zona, infatti, fecero partire una colletta  per l’acquisto e la piantumazione di ben cinque nuovi alberi che non solo andarono a rimpiazzare l’affezionato leccio, ma anche a rinfoltire una piccola parte della vegetazione arborea del Comune ischitano che in quei medesimi mesi pure era stata rimossa: dei cinque alberi, infatti, tre furono i pini che vennero piantanti in prossimità del bar la Violetta dove erano stati tagliati in quei stessi mesi alcuni fusti malati, due invece gli alberi di carrubo che vennero piantumati rispettivamente in via Alfredo De Luca ed in via nuova Cartaromana. E oggi, quell’albero di Carrubo, andato a rimpiazzare il secolare Leccio, si trova ancora lì,  all’ingresso di Casalauro, un po’ spoglio  forse, ma comunque ancora forte del suo valore simbolico: quello di una protesta cittadina scaturita in nome della incolumità pubblicata e sfociata poi in un’iniziativa ambientale che oggi più che mai non andrebbe dimenticata. Il verde di Ischia, oggigiorno, tra potature selvagge, cocciniglie non curate, e menefreghismo generale – come sottolineato d’altronde alcune settimane fa, anche in un incontro tenutosi presso la Biblioteca Antoniana, da esperti del settore proprio in tema di alberi- non se la passa certamente  molto bene e, seppure facciano capolino di tanto in tanto iniziative lodevoli, come “Un albero per ogni nato”, promossa proprio dal Comune di Ischia, queste non bastano a rilanciare e preservare l’ecosistema arboreo dell’isola.